La gare St Lazare 1877, C.Monet
Decima Stagione concertistica Teatro Rossetti, Città del Vasto
Direzione artistica Raffaele Bellafronte presenta:
AZIO CORGHI / CARLA MAGNAN E CARLA REBORA
…À BORD D’UN PETIT TRAIN DE PLAISIR!
Trascrizione dal balletto comico UN PETIT TRAIN DE PLAISIR di Azio Corghi (dai Péchés de vieillesse di Rossini) per pianoforte a quattro mani, quartetto d’archi e voce recitante con l’aggiunta dello spiritoso testo appositamente composto da Quirino Principe. Un omaggio ad Azio Corghi, questa creazione rivisita Un petit train de plaisir, un’opera brillante, scherzosa e virtuosa dell’ accattivante compositore, che ha lasciato il segno nella creazione musicale contemporanea. Risolutamente giovane e innovativa, la trascrizione per pianoforte a quattro mani e quartetto di quest’opera pirotecnica (originariamente concepita per due pianoforti e percussioni) è proposta in prima mondiale. Un’ora di spettacolo intenso.
Chiara Soave e Cecilia Baccolo, Piano Duo; Cristiana Voglino, Voce recitante e il Jok Quartet: Daniele Richiedei e Alice Baccolo, Violini; Antonio Granata, Viola e Marco Pennacchio, Violoncello
Soave Baccolo, Piano Duo e Azio Corghi
BREVE DESCRIZIONE OPERA
Rossini, dopo il 1855, anno del suo definitivo trasferimento a Parigi, componeva molto per pianoforte e accoglieva nel suo salotto i grandi interpreti del momento. I Péchés de vieillesse sono pezzi pianistici quasi totalmente privi di virtuosismo strumentale ma geniali nella felicità delle trovate musicali e nell’ironia caricaturale. Pur non modificando l’originaria struttura armonico-formale rossiniana, nella composizione di “Un nouveau petit train de plaisir” si agisce sui parametri relativi alla dinamica, ampliata attraverso l’impiego dei due pianisti e del quartetto d’archi. Lo spazio acustico si allarga e uscendo gradualmente dal campo delle frequenze “temperate”, fino a raggiungere le fonti più disparate del suono indeterminato con un riferimento chiaro all’intervento jazzistico. Dal treno in corsa affiora, di volta in volta, la successione dei brani interi o frammentati, autonomamente, alternati oppure sovrapposti fra di loro. Resta da aggiungere, infine, che la componente gestuale dell’interpretazione musicale, in certi casi volutamente evidenziata, chiama direttamente in causa il gesto coreografico e con esso interferisce, interagendo con il testo divertentissimo ed ironico di Quirino Principe, che lui stesso definisce un feuilleton con venature tragico-teologiche su musiche di Gioachino Rossini commentate da un volonteroso (ma inadeguato) Quirino Principe.
Quirino Principe
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