LO SPAZIO DEL TEMPO a TRIESTE
Duo Alterno
La musica vocale da camera italiana diventa lo spunto per una drammaturgia che attraversa l’intero programma de “Lo spazio del tempo” che il Duo Alterno eseguirà in diretta streaming sabato 20 febbraio dal Conservatorio di Trieste per la rassegna internazionale di musica contemporanea Trieste Prima.
Dal primo all’ultimo brano, il tempo viene concepito come parte ed estensione dello spazio: spazio drammaturgico, della memoria, dell’improvvisazione, ad libitum, tra riflessione e divertissement. Si parte con un lavoro di intensa poesia di Giampaolo Coral su testi in sloveno di Sreèko Kosovel e, passando per una nuova serie di Foto-Songs registrati e “com-posti” da Riccardo Piacentini durante il lockdown, si approda al neo-futurismo del compositore romano Fabio Ciffariello Ciardi con citazioni da Marinetti ai Beatles. Nel mezzo, due piccoli gioielli di due compositrici che spesso collaborano insieme, Carla Rebora e Carla Magnan, con improvvisazioni estemporanee al pianoforte. Per finire, tre lavori singolarmente adrenalinici: due di Cathy Berberian – Stripsody e Morsicathy – e uno di Ennio Morricone, Epitaffi sparsi. Stripsody, su una striscia di fumetti disegnati da Roberto Zamarin e Morsicathy, l’esilarante brano in cui viene simulata la caccia ad una zanzara che non lascia pace al pianista, rivelano la vena ironica di Cathy Berberian, soprano, performer e compositrice attivissima negli anni Sessanta e Settanta. Allo stesso modo, in un commosso ricordo di Ennio Morricone, si eseguono i suoi esilaranti Epitaffi sparsi, di cui l’autore ha indicato proprio il Duo Alterno come interprete di eccellenza che più volte ha curato l’esecuzione integrale, qui condensata in una scelta di circa 12 minuti concordata con il compositore. Si tratta di 5 brani tratti dalla raccolta di 18, che ironizzano in modo divertito sull’antologia di Spoon River, riproponendone una sorta di lettura a rovescio, dove le steli dei defunti raccontano brevi storie dal raffinato e gustoso umorismo. Il “black humor” si ricollega così drammaturgicamente e teatralmente ad altri lavori del programma, tessendo uno dei fili che attraversa l’intero concerto.
Giampaolo Coral (1944-2011)
da Kosovel Lieder (2003)
per voce e pianoforte (testi di Srečko Kosovel)
– Človek pred zrcalom – Črni zidovi – Kons: abc
Riccardo Piacentini (1958)
FOTO-SONGS ai tempi del coronavirus (nuova serie, 2020)
per pianoforte e foto-suoni registrati e “com-posti” durante le fasi di lockdown e lockup a Torino
Fabio Cifariello Ciardi (1960)
Altre Distrazioni (1998)
Carla Rebora (1973)
da Quattro Coreografie (2002)
Brevi studi sulle possibilità gestuali e timbriche del pianoforte
– Translazioni, alternanza e incroci (con nuove improvvisazioni)
Carla Magnan (1968)
da Cosmofonie (2016 e seguenti)
Raccolta progressiva di cosmofollie brevi per pianoforte e non solo
– Il cielo di pietra (con nuove improvvisazioni)
Cathy Berberian (1925-1983)
Stripsody (1966)
per voce su fumetti di Roberto Zamarin
Morsicathy (1969)
per pianoforte e zanzara in codice Morse
Ennio Morricone (1928-2020)
da Epitaffi sparsi (1992/93, versione con preludi e postludi scritti per il Duo Alterno, testi di Sergio Miceli)
– Epitaffio degli Epitaffi – Iperteso – Si dette – Per anni studiò da pianista – Ebbe in prestito – Epitaffio degli Epitaffi
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