………..L’attività di clavicembalista e lo studio della cosiddetta musica antica le hanno creato una forma mentis aperta alle sollecitazioni culturali che provengono dal Barocco e dal Classicismo, richiami che non si ritrovano esplicitamente nel suo modo di comporre ma che corrono sotterranei, indirizzando il senso della forma e del suono, in un sapiente gioco segreto di rimandi che si cercano e si perdono, come le linee melodiche che la Magnan sa creare.
Nel suo percorso compositivo ogni brano è un mondo a sé. Talento e disciplina potrebbe intitolarsi un saggio sulla musica della Magnan, che scrive seguendo l’estro ma non a briglie sciolte, con un criterio costruttivo e formale rigoroso; assai indicativa questa dichiarazione relativa al rapporto con il testo: “Come il suono modula il divenire, compiendo o smentendole attese, la parola divenuta segno, vuol mantenere la funzione di provocare e guidare l’intuito dell’ascoltare nel percorso creativo del lavoro, servendo da trampolino verso i limiti del comprensibile, tra le immagini isolate evocate laddove suonano le parole”…… A dimostrazione dell’importanza della sua figura di interprete, saggista, intellettuale e ovviamente compositrice, l’8 marzo 2018 è stata nominata dal Sindaco di Genova Ambasciatrice di Genova nel Mondo, insieme ad altre 28 eccellenze femminili legate alla Città.
Estratto da: Renzo Cresti, Musica Presente, Tendenze e compositori di oggi, Libreria Musicale Italiana 2019, pag 622-625
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