Uscita di scena l’elettronica si ritorna al confronto tra i due protagonisti, la viola virtuosa di Croci e le percussioni di Beneventi, con il brano di Carla Magnan “ Margini due”, titolo carico di suggestioni, da quel piccolo capolavoro di Klee, “Ad margine” al bouleziano “Ai limiti della terra fertile”, per dire di quell’invisibile diaframma che nel caso della Magnan separa il territorio eletto, quello di due brani bartokiani, dal più libero spazio dell’invenzione che di quei brani si nutre per dissolverli in una più liberata sfrenatezza strumentale. Giampaolo Minardi, Gazzetta di Parma.
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